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SCOLIOSI: COS'E', CAUSE, SINTOMI, TERAPIE - GUIDA AGGIORNATA!

scoliosi
immagine creata con a.i. da www.googlegemini.com

INTRODUZIONE


La scoliosi è tra le patologie della colonna vertebrale più frequenti — e spesso fraintese — soprattutto in età infantile e adolescenziale. Spesso, chi avrà scoliosi non avverte dolore, ma la deformazione può evolvere nel tempo se non viene riconosciuta e gestita tempestivamente.


In questo articolo analizziamo cos’è la scoliosi, come si manifesta, le cause ipotizzate, come si diagnostica, quali trattamenti sono supportati da evidenze, e quando è necessario intervenire in modo più invasivo.



COS'E' LA SCOLIOSI


  • Si definisce scoliosi quando la colonna presenta una deviazione laterale sul piano frontale associata a rotazione vertebrale sul piano trasverso ed anche sul piano sagittale presenta deviazioni.


  • Spesso la deformità è tridimensionale, non solo “schiena curva”.


  • La scoliosi in fase iniziale può essere asintomatica: non necessariamente c’è dolore.


  • I segni visibili possono essere asimmetrie: spalle o bacino a altezze diverse, “triangolo della taglia” non simmetrico, una scapola più sporgente, o la comparsa del “gibbo costale” quando ci si piega in avanti.



QUANDO COMPARE E QUALI TIPOLOGIE DI SCOLIOSI ESISTONO


Spesso la scoliosi si manifesta o peggiora durante lo scatto di crescita puberale (11-13 anni femmine, 12-14 nei maschi).

Le forme più comuni sono:


  • Scoliosi idiopatica (senza causa evidente), la più frequente, infatti rappresenta l'80% di tutte le scoliosi (1).


  • Il 20% sono scoliosi secondarie dovute a disordini neurologici e patologie congenite come Sindrome Charcot-Marie-Tooht, paralisi cerebrale infantile, atrofia muscolare spinale, siringomielia, distrofia, Sindrome di Ehlers-Donlos, spina bifida e cause iatrogene.


Le femmine sono maggiormente colpite e presentano un peggioramento nel tempo più rapido.


A seconda della localizzazione possiamo distinguere:


  • Scoliosi toraciche

  • Scoliosi lombari

  • Scoliosi dorso-lombari

  • Scoliosi toraciche e lombari

  • Scoliosi cervicali (rare)

  • Scoliosi cervico-toraciche (più frequenti delle cervicali)


scoliosi

Inoltre possiamo classificare le scoliosi in base al tempo di esordio:


  • Scoliosi infantili (0-3 anni, 2-3%)

  • Scoliosi giovanili (4-9 anni, 12-20%)

  • Scoliosi adolescenziali (11-17 anni, circa 80%)

  • Scoliosi nell'adulto (>18 anni, 2-12%)



CAUSE: COSA DICE LA SCIENZA


Le cause precise della scoliosi idiopatica spesso restano sconosciute. Tuttavia, le ipotesi attuali includono:


  • una componente genetica (predisposizione familiare); molti pazienti presentano familiarità.


  • una combinazione di fattori biologici e sviluppo puberale, che in presenza di crescita rapida può favorire l’evoluzione della curva.


  • meccanismi legati all’equilibrio posturale, simmetria del tronco, distribuzione dei carichi sulla colonna (anche se non ogni postura “scorretta” causa scoliosi).


In molti casi, non si arriva a una causa unica: la scoliosi è un insieme multifattoriale di elementi genetici, biologici e meccanici (2).


Ian Stokes ha creato una sua teoria: tutti noi abbiamo dei nuclei di accrescimento a livello delle cartilagini e delle ossa a destra e a sinistra delle vertebre. Questi nuclei durante la vita sono sottoposti a stress dovuti ai movimenti, alla lateralità e tanti altri fattori che portano a sovraccaricare di più i nuclei di un lato rispetto all'altro, deformando le vertebre fino a cuneizzarsi, e questo potrebbe causare una diminuzione della crescita di quei nuclei che provocano la scoliosi (3).



COME SI DIAGNOSTICA LA SCOLIOSI



Partiamo dal presupposto che il test gold standard per la scoliosi è la radiografia, solo questa può decretare se siamo in presenza di una scoliosi.


Tuttavia di recente la scienza ha proposto metodi alternativi per ridurre l'esposizione ai raggi x tramite risonanza magnetica dimostrando che il metodo è equivalente alla lastra per diagnosticare la scoliosi (4).


Tramite la RX possiamo andare a misurare alcuni parametri importanti per capire l'entità della scoliosi:


  • Angolo Cobb

  • Angolo di Raimondi

  • Cifosi e Lordosi


Senza entrare nel merito di come si eseguono queste misure ti mostro solamente cosa intendiamo per angolo di Cobb perché ti aiuterà nella comprensione dei successivi paragrafi.


L'angolo di Cobb è formato da due rette che partono una dal piatto superiore della vertebra più inclinata nella parte alta della curva scoliotica e la retta che parte dalla vertebra più inclinata nella parte inferiore della curva.



A seconda del grado di questo angolo possiamo classificare ulteriormente la scoliosi in:


  • lieve (<20°)

  • moderata (21-35°)

  • moderata-grave (36-40°)

  • grave (41-50°)

  • grave-molto grave (51-55°)

  • molto grave (>56°)


Quindi a maturità scheletrica completata la scoliosi non peggiora?


  • se l'angolo di Cobb è <30° no

  • se l'angolo di Cobb supera i 30° può progredire di 0,5-1° all'anno


Più siamo vicini ai 30° e meno rischi ci sono di peggiorare, viceversa superando i 30° e avvicinandoci di più verso i 50 il rischio di peggiorare si alza parecchio. Se siamo a 50° è certo che ogni anno aumenta di 1°.


Detto ciò i gradi Cobb vanno relazionati alla maturità scheletrica perché una trentenne con 25° di Cobb non avrà peggioramenti e rischi rispetto una bambina di 7 anni con 15° di Cobb.


In virtù di quanto detto è importante tenere monitorati i bambini e i ragazzini che stanno per entrare nella fase puberale dal momento che questa è l'età nella quale si ha il picco di crescita e una scoliosi lieve potrebbe diventare anche grave, ci sono anche bambini che in seguito alla radiografia non hanno riscontrato scoliosi e dopo un anno si e se non vengono monitorati con attenzione potrebbero peggiorare fino a tal punto da divenire gravi.



DIFFERENZA TRA SCOLIOSI E ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO


Molte persone utilizzano i termini come fossero sinonimi ma in realtà sono completamente differenti.


SCOLIOSI

ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO

Dismorfismo (deformità ossea)

Paramorfismo (no deformità ossea)

>=10° di Cobb

<10° di Cobb

è evolutiva (progredisce)

non è evolutiva

presenza di gibbo nei test

no gibbo

causa ignota

causa variabile

trattamento impegnativo, corsetti e chirurgia

trattamento più semplice


ATTENZIONE: la scoliosi non nasce direttamente a partire da più di 10° di Cobb ma ha un suo inizio e decorso quindi nell'eventualità di trovarti di fronte ad un atteggiamento scoliotico non abbassare la guardia perché non é escluso che in futuro possa diventare scoliosi e con questo non sto dicendo che l'atteggiamento scoliotico diventa automaticamente scoliosi ma potrebbe capitare, ecco perché monitorare i bambini e gli adolescenti è fondamentale.



TRATTAMENTI VALIDI SECONDO EVIDENZA SCIENTIFICA


Secondo il Consensus SOSORT (International Society on Scoliosis Orthopedic and Rehabilitation Treatment) i motivi principali per cui si cura la scoliosi sono:


  • estetici, che causano turbe psicologiche non trascurabili

  • qualità della vita, oltre i 30° Cobb ci sono più rischi di ernie, discopatie ecc...

  • prevenzione peggioramento negli adulti se oltre i 30° Cobb

  • funzionalità respiratoria, nelle scoliosi gravi a livello toracico causa problemi di respirazione


Detto ciò a seconda del grado di scoliosi, dell’età e del rischio di evoluzione, si può intervenire in vari modi (5):


  • Chinesiologia ed esercizi specifici: ginnastica correttiva, rieducazione posturale, esercizi mirati (non generici), con l’obiettivo di migliorare simmetria, postura, tono muscolare e qualità di vita co angoli Cobb compresi tra 10 e 20°.


  • Corsetto ortopedico: indicato quando la curva supera certi gradi, tra i 20 e i 40° di Cobb e/o c’è rischio di peggioramento; efficace soprattutto durante la crescita.


  • Chirurgia vertebrale: riservata ai casi gravi, con curve importanti oltre i 40° di Cobb e/o rapide progressioni, quando altri trattamenti non sono sufficienti.


Tra le scuole principali inerenti l'esercizio terapeutico abbiamo:


  • Approccio Lionese (Francese)

  • Metodo Scroth (Tedesco)

  • SEAS (Scientific Exercise Approach to Scoliosis) (Italiano)

  • BSPTS (Barcelona Scoliosis Phisical Therapy of Scoliosis) (Spagnolo)

  • Dolomed (Polacco)

  • Side shift (Inglese)

  • FITS (Functional Individual Therapy of Scoliosis) (Polacco)


Importante: la scelta del trattamento dipende da molti fattori — età, grado della curva, potenziale di crescita, assiduità nell’uso del corsetto o nella terapia motoria.



SCOLIOSI E FALSI MITI DA SFATARE


  • Non è vero che la scoliosi dipende da una postura sbagliata costante o usare male lo zaino; questi fattori da soli non causano scoliosi.


  • Esercizi “generici” o ginnastica comune pilates, yoga, corsi di gruppo e tanto meno il nuoto non servono a trattare la scoliosi: servono programmi mirati e specifici.


  • Non esiste una “cura miracolosa”: la terapia va modulata su ogni paziente — e richiede impegno e costanza.



POSSO FARE SPORT CON LA SCOLIOSI?


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immagine progettata da www.freepik.com

Fino a qualche decennio fa, quando la scienza del movimento e della terapia erano ancora agli albori, si pensava in maniera troppo meccanicistica e il nuoto, mio malgrado ancora oggi, era visto come la panacea di tutti i mali perché essendo in scarico gravitazionale non si creavano sovraccarichi articolari.


Oggi fortunatamente sappiamo che non è così, il nuoto non è la cura miracolosa di nessuna patologia e soprattutto della scoliosi. I movimenti simmetrici e ciclici tipici del nuoto non sono efficaci in una patologia che ha una deformazione di natura asimmetrica, un lato concavo e un lato convesso, ergo invece che farci del bene ci facciamo del male perché la scoliosi in alcuni casi potrebbe addirittura peggiorare.


La scoliosi va trattata con esercizi specifici che sono diversi per ogni individuo ma se volessi fare sport perché mi piace, mi diverte e mi aiuta nel percorso del mio benessere posso farlo?


ASSOLUTAMENTE SI!


In linea generale possiamo svolgere tutti gli sport a patto che alcune tipologie di sport, come quelli che richiedono grande flessibilità della colonna (ginnastica artistica, ginnastica ritmica, danza classica) non si svolgano a livelli agonistici, quindi non più di 2 ore al giorno ma se si volesse fare un'ora per 2 o 3 volte alla settimana non si hanno complicazioni sulla scoliosi.



CONCLUSIONI


La scoliosi è complessa, ma oggi la ricerca e la pratica clinica offrono strumenti efficaci per gestirla — se diagnostica e trattata nei tempi giusti.


Diagnosi precoce, esercizi specifici con il Chinesiologo, corsetto quando serve, monitoraggio costante: sono questi gli elementi che fanno la differenza.


Un approccio informato e consapevole può migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di aggravamenti nel tempo.



FONTI SCIENTIFICHE:


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